Una condotta alimentare disfunzionale può avere conseguenze nocive per il nostro organismo.

 

Cos’è?

Il mangiare compulsivamente rappresenta un comportamento alimentare disfunzionale. Tale sintomatologia indica l' assunzione di una quantità di cibo eccessiva e ripetuta. Il soggetto oltre ad alimentarsi in maniera incontrollata, perde il senso del gusto e il senso di sazietà.
Solitamente il soggetto prova un profondo senso di vergogna per il fatto di non riuscire a controllare la propria alimentazione, che lo induce a mettere in atto tale condotta lontano da occhi indiscreti. Tuttavia, nonostante i vissuti di scarsa stima di sè e del proprio corpo, il soggetto non utilizza condotte volte ad eliminare il cibo ingerito.
Tale condotta non sembra avere una causa specifica, ma sembra possa essere dovuto a più fattori:

  • Un disagio psicologico caratterizzato da malessere e/o insoddisfazione che si cerca di attenuare attraverso l'assunzione di cibo.
  • Alcuni soggetti con umore depresso, che ricercano mediante l'atto del mangiare una sensazione di sollievo, che si rivelamomentanea e compensatoria.                                                                                                                                                                                                                                                                                        
  • Momenti di noia e solitudine, che possono spingere l'individuo al alimentarsi in maniera eccessiva, oppure momenti di forte tensione.


Una condotta alimentare disfunzionale può avere conseguenze nocive per il nostro organismo. I soggetti che non seguono un regime alimentare equilibrato, nell'arco di un tempo prolungato, possono incorrere in problemi di digestione, malattie cardiovascolari, problemi legati al fegato e alla funzionalità epatica. Nei casi piu' estremi, si può sfociare nell'obesità.

Come intervenire

Il soggetto che adotta una modalità alimentare ripetitiva ed eccessiva sembra manifesti una resistenza ad accettare la natura psicologica di tale comportamento, mostrando la convinzione che ciò derivi da un errato regime alimentare. In tal senso, è certamente utile che il soggetto si rivolga alla figura del nutrizionista per una rieducazione alla corretta alimentazione, tuttavia assume una fondamentale rilevanza la figura di un esperto psicologo, al fine di intraprendere un percorso volto alla scoperta delle cause più profonde di tale condizione per il raggiungimento di uno stato benessere.